A seguito della presa di posizione di numerose imprese operanti nel Porto di Arbatax è partito un mini dibattito sul tema del rinnovo della concessione alla Saipem e del suo ampliamento.
Ovviamente la discussione si è subito spostata sui posti di lavoro che l'Intermare garantisce all'Ogliastra, nessuna analisi sulle prospettive del territorio. Nessun accenno agli attuali numeri del comparto della Nautica, di gran lunga superiore a quelli della carpenteria metallica, né alle sue prospettive di crescita. Nulla da dire sullo sviluppo turistico limitato da un Porto stuprato da ferraglia vecchia, portata da luoghi dove non è desiderata, e diviso a metà da una banchina privatizzata a vantaggio di una sola azienda. Nulla da dire sulle polveri di metallo che si poggiano sulle barche danneggiandole o che vengono portate dal vento sulle abitazioni del vicino borgo. O dei vapori delle verniciature che spesso sorvolano il centro abitato. Questi argomenti non interessano o quantomeno vengono considerati come il giusto prezzo in cambio di qualche posto di lavoro, di un po di tessere sindacali e di qualche iscrizione ad associazioni di categoria. Salute-lavoro un baratto assurdo, come è assurdo bloccare lo sviluppo perché qualcuno si compra il futuro dei nostri giovani per qualche posto di lavoro. Non siamo Taranto è vero ma siamo il posto più bello del mediterraneo e quei mausolei sul Porto andrebbero almeno spostati. Ma prevale l'arroganza e la prepotenza da un lato e la subalternità accompagnata dalla sottomissione dall'altro. Non è il momento migliore per affrontate questo tema, le elezioni alle porte incoraggiano l'ipocrisia. Chi sa se ci sarà un capitano coraggioso che avrà voglia di parlare di domani e non di ieri.