Nessuna euforia per la sostituzione di Mario Nieddu e per la nomina di un nuovo Assessore alla Sanità. Nelle pagine di questo blog abbiamo trattato abbastanza male Nieddu ma non e' certo lui l'unico responsabile dello sfascio della sanità sarda e tanto meno di quella ogliastrina. Sicuramente non era adeguato al ruolo ma ora vedremo cosa accadrà con il nuovo Assessore Doria.
Dare le colpe a Nieddu sulla disastrosa gestione di questi ultimi anni dell'ospedale di Lanusei e come sparare sulla croce rossa. Le responsabilità, come più volte detto, vanno ricercate in quella classe politico-istituzionale territoriale che ha fatto della sanità solo una sacca di potere e di mercimonio.
I cittadini hanno potuto notare come la conferenza dei Sindaci, dopo la nomina del nuovo Manager, sia sparita dalla scena sanitaria, anche i comitati locali si sono resi silenti. Eppure se andate al pronto soccorso dell'ospedale trovate il solito medico disperato che sbatte la testa dicendo…Non c'e' ortopedico, non c'e' cardiologo, e così via. Con malati buttati sulle sedie in attesa non certo di parole di conforto ma di cure. Le liste d'attesa mica sono cambiate, è tutto uguale come prima. Eppure la super conferenza dei sindaci è silente. Parlano invece alcuni sindacalisti, quelli da sempre prostrati al sistema politico territoriale e spesso a quello imprenditoriale che conta. Il caso Saipem ne è solo uno degli ultimi esempi, perché non vogliamo tornare indietro nel tempo. Parlano loro di inefficienze e non si ricordano che da decenni sono lì a far finta di difendere i diritti dei lavoratori ed a far battaglie per il territorio sempre dalla parte dei potenti mai dei più deboli. Giovani avanzate! E mettete il silenziatore a questi anziani tromboni.