Leggiamo del grido d'allarme del responsabile della Croce Verde di Tortoli nell'ottimo articolo dell'Unione Sarda di oggi. Pensare che il tema del soccorso sanitario e dell'emergenza debba essere delegato solo al sistema del volontariato è assurdo. Ma ancora di piu' drammatico è il fatto che ci sia una sola ambulanza medicalizzata a disposizione del territorio. Tutto ciò non è figlio della contingenza, del covid, della carenza di personale, ma soprattutto è il risultato della cattiva programmazione sanitaria di questi ultimi anni. Si e' pensato a potenziare la cardiologia ed a realizzare un investimento inutile per realizzare un reparto di emodinamica inutile ma non si è deciso come gestire l'emergenza è soprattutto non si è dotata l'Ogliastra dei mezzi necessari per collegarla con il sistema sanitario regionale. Diciamolo a gran voce: scelte sbagliate. Chi sono i responsabili di questo degrado lo diciamo da mesi. La politica in primis, la dirigenza sanitaria territoriale a seguire. Cosa sta facendo il tanto acclamato nuovo DG non e' da sapersi, non si percepisce la sua azione, anzi pare che la situazione stia peggiorando. E soprattutto dove sono finiti i sindaci? quello di Lanusei che per settimane in campagna elettorale ha tentato di cavalcare la protesta che fine ha fatto?
Va ascoltato il richiamo forte del responsabile della Croce verde, come va ascoltata la voce della mamma che ha denunciato più di un disservizio nella gestione della sua situazione di partoriente.
Nessuno vuole cavalcare l'eclatanza di tali chiamate, ma sono segnali chiari di un sistema che non funziona.
Ribadiamo la cura non può essere l'aspirina, ci vuole qualcosa di più, serve una strategia seria per rivedere le scelte su cosa deve essere la sanità ogliastrina e cosa deve diventare l'ospedale di Lanusei.